Rocca di Mezzo - Coronavirus, nasce in Abruzzo la prima “stanza dell’abbraccio”: allestita in una struttura per anziani.

Rocca di Mezzo - Coronavirus, nasce in Abruzzo la prima “stanza dell’abbraccio”: allestita in una struttura per anziani.

10/12/2020



Cosa è la stanza degli abbracci

È una tenda trasparente che protegge dal contagio e permette di vedere e di toccare – attraverso dei guanti – il nonno. Di baciarlo, accarezzarlo, come se niente fosse cambiato. Come se il mostro che minaccia la sua vita, libero là fuori, non fosse mai esistito. Così gli anziani ricoverati nelle Case di riposo, sempre più soli e a rischio depressione, stanno ritrovando dopo otto mesi di “clausura forzata”, il conforto dai loro cari. E lo possono fare in tutta sicurezza. L'idea è venuta agli operatori della “Domenico Sartor” per primi, una Rsa di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano.

Poi l'idea ha fatto scuola, ha convinto gli altri operatori, ha incontrato l'appoggio delle famiglie, e la catena del “contagio” – la catena buona, per una volta – è partita. Eccole qua, le “stanze degli abbracci”: una speciale barriera trasparente, in un ambiente riservato, permette quel contatto fisico che altrimenti sarebbe vietato dalle norme anti-Covid. È da gennaio che le strutture di ospitalità per anziani sono diventate impenetrabili per ragioni di sicurezza e adesso, con questo nuovo metodo, si è aperto uno spiraglio, una possibilità che si sta diffondendo anche altrove. «È stata una sensazione bellissima per entrambi, sfiorare i capelli e stringere le mani di mia mamma, abbracciarla: non lo facevo dal gennaio scorso» commentano figlie e nipoti, da Nord a Sud.

Abruzzo

Nella casa di riposo di Rocca di Mezzo nasce “la stanza dell'abbraccio”, prima in Abruzzo. A darne notizia è il sindaco Mauro Di Ciccio:

“Una notizia particolarmente piacevole”, ha scritto in una nota il primo cittadino, “è l'allestimento nella struttura del nostro paese, primo in Abruzzo, della ‘stanza dell'abbraccio'. Si tratta di due stanze in plexiglass sigillate ermeticamente anti contagio da Covid-19, in cui le persone ricoverate all'interno della struttura possono finalmente riabbracciare i loro cari, che rimangono così separati e protetti dal rischio di contagio. Permettere agli ospiti e ai loro familiari di avere un contatto fisico in piena sicurezza, una carezza, un bacio e un abbraccio, sono gesti apparentemente semplici ma fondamentali per la tenuta emotiva di questa fascia di popolazione più fragile ed esposta ai rischi”.

Notizie come queste, non possono che farci un immenso piacere.