Opzione donna 2019: proroga, come funziona, requisiti

Opzione donna 2019: proroga, come funziona, requisiti

23/02/2019



L'Opzione Donna è il possibile pensionamento con 58 o 59 anni di età (in base che si è lavoratrici dipendenti o autonome) unitamente a 35 anni di contributi. L'opzione donna è stata prorogata per tutto il 2019.

REQUISITI:

  • Dipendenti pubbliche: avere un'età anagrafica di 57anni e 7 anni;
  • Donne autonome: avere un'età anagrafica di 58 anni e 7 mesi;
  • Contributi minimi: aver versato almeno 35 anni di contribuzione entro il 31dicembre 2108.

Contributi figurativi sì o no?

Purtroppo per accedere alla pensione con il regime sperimentale Opzione Donna i 35 anni di contributi richiesti devono risultare da lavoro effettivo, da ricongiunzione, da riscatto o figurativi con esclusione dei contributi figurativi da malattia e da disoccupazione.

PRO E CONTRO

PRO

  • L'Opzione Donna permette un anticipo ampio del pensionamento rispetto all'età pensionabile ordinaria;
  • L'opzione Donna a differenza di quota 100, non contempla il divieto di cumulo dell'assegno con altri redditi da lavoro dipendente o autonomo. Dunque vi è la possibilità di continuare a svolgere attività lavorative o professionali, ma con altri datori di lavoro. Possono quindi chiedere supplementi di pensione.

CONTRO

Il principale svantaggio di opzione donna consiste nel fatto che il calcolo dell'assegno pensionistico è operato esclusivamente con il metodo contributivo (e non misto), si ha quindi una decurtazione dell'importo pensionistico, che oscilla tra il 25 e il 35 per cento.

Inoltre l'anticipo tanto ampio di 8-9 anni sull' età pensionabile determina il mancato versamento di contributi che incide sull'ammontare del trattamento.

Infine l'opzione donna oltre a provocare una brusca interruzione della carriera in età relativamente giovane, è incompatibile con la possibilità di nomine in cda di enti società e agenzia dello Stato o degli enti locali.