Disabilità, niente metro di distanza da operatori

Disabilità, niente metro di distanza da operatori

19/05/2020



Riattivati anche centri e terapie per disabili

Persone con disabilità: il nuovo DPCM, che regola le riaperture a partire dal 18 maggio, elimina l'obbligo di distanza di un metro per accompagnatori e operatori.

Tra le norme contenute nel decreto ce ne sono alcune riferite alle persone con disabilità. Una, quella contenuta nell'articolo 9, regola il distanziamento sociale. Lo riduce rispetto al metro previsto per gli altri.

«Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista», si legge nel decreto.

Di disabilità si parla anche all'articolo 3 comma 2, a proposito delle mascherine: sull'intero territorio nazionale «è fatto obbligo» di usare «protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza». Non sono soggetti all'obbligo «i bambini al di sotto dei sei anni, nonche' i soggetti con forme di disabilita' non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti». Per mascherine si intendono «mascherine di comunita', ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilita', forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».

Il nuovo Dpcm del governo firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevede inoltre, di riattivare nella fase 2 anche centri e terapie per disabili. “Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all'interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori”, le nuove misure riportate nell'articolo 9 del decreto.