02/10/2020
I dati indipendenti di Gimbe dicono che, sul territorio regionale, le dosi acquistate permetteranno di raggiungere una copertura del 49% in Abruzzo e del 57,1% in Molise.
Quest'anno la campagna anti-influenzale è più importante di sempre; proteggersi dall'influenza permetterà infatti di riconoscere prima le eventuali nuove infezioni determinate da Sars-Cov-2, considerate probabili da ottobre in ragione della stagionalità a cui ci hanno finora abituato i coronavirus.
Proteggere il maggior numero di persone con la vaccinazione, a partire da coloro già in precarie condizioni di salute e a maggior rischio di complicanze (tanto dell'influenza quanto del Covid-19), permetterebbe di «semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra le due malattie», si legge nelle raccomandazioni del Ministero della Salute.
Situazione in Abruzzo e Molise
I dati indipendenti di Gimbe, diffusi nel rapporto del 28 settembre tuutavia, dicono che, sul territorio regionale, le dosi acquistate permetteranno di raggiungere una copertura del 49% in Abruzzo e del 57,1% in Molise.
Campagna vaccinazione anti-influenzale: gli effetti
Secondo Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe:
"La vaccinazione antinfluenzale oltre a ridurre le complicanze dell'influenza stagionale e contenere l'eccesso di mortalità, quest'anno ha un obiettivo strategico di salute pubblica: ridurre il numero di persone sintomatiche che rischiano di sovraccaricare i servizi sanitari territoriali e i pronto soccorso. Questo obiettivo, tuttavia, richiede una copertura vaccinale molto ampia anche nelle fasce non a rischio che, di fatto, includono la maggior parte dei lavoratori ai quali è affidata la ripresa economica del Paese".
Per raggiungere il risultato servirebbe, insomma, che il numero di vaccinati sia molto alto e, per la verità, la campagna vaccinazione anti-influenzale anche negli anni scorsi non riscontrava un grande successo.
FONTE: Fondazione Gimbe