Pensione di cittadinanza e Rdc, chi ha fatto domanda a marzo deve presentare l’integrazione

Pensione di cittadinanza e Rdc, chi ha fatto domanda a marzo deve presentare l’integrazione

08/10/2019



Passo obbligatorio per chi ha chiesto Pdc o Rdc prima del 2 aprile, la procedura permette di continuare a ricevere il beneficio economico dal mese di ottobre

Con il messaggio del 2 ottobre 2019, n.3568, l'INPS comunica che dal 4 ottobre i beneficiari di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza, che hanno presentato domanda prima del 2 aprile e hanno ricevuto il beneficio, sono obbligati a integrare il modello per continuare a ricevere il beneficio stesso. Le prime domande di RdC e PdC, infatti, sono state presentate a partire dal 6 marzo utilizzando un modello successivamente cambiato il 2 aprile con la legge di conversione del 28 marzo.

La legge di conversione ha previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta. Le domande presentate a marzo e accolte sono state poste in pagamento fino a settembre 2019. Da ottobre occorre però allineare il contenuto delle dichiarazioni.

Inps chiama la procedura integrazione e ha annunciato di aver mandato comunicazione, via sms o via mail (forniti al momento della domanda), a tutti i cittadini interessati.

Per procedere all'integrazione ci si deve collegare al link inviato dall'Inps e inserire:

  • il protocollo della pratica RdC o PdC;
  • il codice fiscale;
  • il codice alfanumerico ricevuto tramite email o sms.

Si può quindi procedere all'integrazione delle dichiarazioni aggiuntive. Attenzione, solo se l'integrazione avverrà entro il 21 ottobre verrà pagata la mensilità, altrimenti, se le integrazioni perverranno successivamente il 21 ottobre, le prestazioni saranno sospese sino all'acquisizione delle dichiarazioni.

In allegato il comunicato stampa integrale.